Cyber 4.0: oltre 5 milioni di euro per proteggere le Pmi dagli attacchi hacker

Articolo tratto dal numero di marzo 2025 di Forbes Italia. 

Il decreto ministeriale

Il decreto ministeriale che attraverso Cyber 4.0 supporterà la transizione digitale delle pmi italiane si tradurrà in incentivi per imprese di ogni dimensione e servizi avanzati per garantire la sicurezza dei dati contro gli attacchi hacker. “Il volume di richieste e attività”, aggiunge Lucchetti, “testimonia da un lato l’efficacia delle misure che sono state predisposte per trasformare i fondi del Pnrr in azioni concrete di immediata fruibilità, e dall’altro come sia cresciuta la consapevolezza da parte delle imprese sui temi di cybersecurity e sulla necessità di agire per proteggere i propri asset digitali strategici”.

A fronte di un valore totale di 4,6 milioni in servizi realizzati, con un contributo medio dell’86% di cofinanziamento, oltre 150 aziende (71% piccole, 21% medie e 8% grandi) hanno usufruito del supporto di Cyber 4.0.

Tra gli oltre 280 servizi erogati, quelli più richiesti sono di assessment e valutazione della propria postura, sia in termini di processi organizzativi che di tecnologie adottate o da adottare, ma anche di valutazione delle proprie vulnerabilità e di definizione di un percorso di miglioramento. E poi la formazione, su cui è nettamente cresciuta la richiesta non solo di competenze specialistiche, ma anche di educazione digitale di base. Ma quali categorie di pmi sono più esposte agli attacchi hacker? “Alcuni settori”, spiega Lucchetti, “sono meno pronti ad affrontare l’ondata crescente di attacchi alle proprie infrastrutture digitali.

E sono quei settori, come il manifatturiero, che meno hanno investito in passato in questo ambito, perché non era ancora stata compiuta la trasformazione digitale dei processi produttivi. Tra i settori più critici inserirei anche quelli dei servizi sanitari, per la sensibilità dei dati trattati e quindi il loro valore, e dell’aerospazio, per la forte crescita prevista nel breve periodo e il valore strategico. Infine i servizi alla pubblica amministrazione”.

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